Il passaparola non basta
…..e può essere anche negativo
C’è una frase che i clienti mi ripetono spesso:
io vivo con il passaparola, non mi serve la pubblicità.
Questa frase rispecchia una situazione sicuramente positiva e faccio i miei complimenti a chi la ottiene. Spesso mi chiedo però perché accontentarsi del passaparola. La pubblicità oltre ad aumentare il passaparola stesso aumenta l’acquisizione di nuovi clienti in modo decisamente più ampio. C’è da tenere presente anche che spesso le persone parlano più per le vicende negative che positive. Attenzione quindi, il passaparola potrebbe anche essere controproducente. La pubblicità sicuramente trasmetterà un messaggio corretto e quindi sinonimo di serietà. Lo spot magari andrà a modificare anche il passaparola non comunicato correttamente da chi è già nostro cliente.
Se la vostra attività ha un ampio raggio di azione, il passaparola poi è decisamente insufficiente. Faccio un esempio: se siete titolari di un panificio, il passaparola, potrebbe essere sufficiente per spargere la voce, delle qualità o delle promozioni o altro, nel quartiere ove operate. Ma se siete i titolari di una concessionaria auto o un negozio di ceramiche, le persone potrebbero arrivare da ogni zona della regione e anche oltre, ecco che in questo caso la eco di una campagna pubblicitaria fatta con tutti i crismi sicuramente sarà benefica per la vostra attività o servizio. Il passaparola, per quanto positivo, risulta comunque insufficiente o decisamente meno performante di una campagna pubblicitaria radio. Credo non sia corretto affidare la reputazione della propria attività solo ed esclusivamente al passaparola. Le aziende hanno il diritto di pubblicizzare ciò che realmente sono e offrono indipendentemente da ciò che la gente dice.